venerdì 12 ottobre 2007

il cane iperattivo...e iperattivo è dire poco!

stavo leggendo questo interessante articolo e ho riconosciuto in tutto, o quasi, il mio cucciolone...
...la piccola peste, come lo chiamo io...sarà perchè, non dimentichiamolo, viene da un altro pianeta? non so se può essere d'aiuto ma ho pensato di riportare l'articolo con alcuni buoni consigli(che non riuscirò mai a mettere in pratica!)....


Molti cuccioli o cuccioloni, per carattere, risultano particolarmente attivi ed irrequieti se sottoposti a stimoli specifici e caratteristici. Le reazioni tipiche, come riflessi condizionati, si possono considerare del primo tipo e cioè, in base ad esperienze proprie ed individuali, il cane risponde con un comportamento quasi incontrollato al presentarsi del fattore scatenante corrispondente. Naturalmente le risposte, essendo frutto di condizioni di vita personali, sono difformi da soggetto a soggetto.
Alcuni atteggiamenti che evidenziano un soggetto iperattivo:
avere un atteggiamento irrequieto in molte occasioni
non lasciarsi mettere collare o guinzaglio
presentare sempre il muso quando si tenta di accarezzarlo sulla testa
non accettare la presenza di altri cani sconosciuti o non amici
saltare addosso con insistenza
saltare su sui mobili per ispezionare l'ambiente
abbaiare o chiedere con insistenza per avere attenzioni
cercare continuamente il cibo
mangiare voracemente
correre all'impazzata senza una ragione logica e giustificata
giocare violentemente cercando di vincere sempre
ruotare su se stesso come manifestazione di felicità
alzarsi sulle zampe anteriori ripetutamente in prossimità di porte dimostrando bramosia nell'attraversare la soglia
grattare le porte per farsi aprire
precedere il padrone nell'entrare in ambienti nuovi
precedere il padrone nello svoltare gli angoli delle strade
tirare la guinzaglio alzandosi sulle zampe anteriori allo scopo di raggiungere un luogo al più presto
saltare addosso a sconosciuti cercando di coinvolgerli nel gioco
attenzione esasperata di fronte a oggetti in movimento
attenzione esasperata al presentarsi di rumori più o meno conosciuti
nervosismo in ambienti sconosciuti
eccitarsi se guardato negli occhi
indipendenza sociale
rosicchiare e/o distruggere oggetti in particolare se privo di controllo
rifiutare l'isolamento sociale perciò lamentarsi se lasciato solo

interventi correttivi:
è importante che tutta la famiglia partecipi al piano di correzione, mantenendo un atteggiamento logico e coerente
è necessario sottometterlo proponendosi come capo branco
intraprendi un ciclo educativo (seduto - seduto fermo - condotta al guinzaglio)
non farti saltare addosso
non perdonargli mai nulla; nell'esecuzione dei comandi, tolleranza zero
mettigli il collare anche stando in casa, collega il guinzaglio, lasciandoglielo addosso, almeno dieci minuti prima di uscire
accarezzandolo, distrailo con la mano libera
inibisci divani poltrone o letti impedendogli di salire
non concedere mai quando chiede, ignoralo come se fossi sordo; concedi solo quando non chiede, meglio se non se l'aspetta
non fornire mai supplementi fuori pasto e non lasciare alimenti a disposizione
quando si esibisce, non guardarlo al fine di non approvare le sue iniziative
non accettare mai di giocare se è lui a proporre il gioco; proponi tu il gioco e lascialo vincere raramente ( es: la pallina ). Interrompi il gioco quando è ancora in corso e, allontanandoti porta via l'eventuale oggetto usato
nel caso si agitasse in modo eccessivo, banalizza l'accaduto evitando di guardarlo e fingi di occuparti d'altro
di fronte alle porte fallo sedere in attesa di superare la soglia; non lasciarti mai precedere, se accadesse torna indietro facendoci seguire
in presenza di estranei fallo sedere, accarezzalo e appoggia la tua gamba al suo corpo, lo scopo è quello di simulare una protezione nei sui confronti, come se avessi la situazione sotto controllo senza il suo aiuto.
in caso di agitazione eccessiva di fronte ad oggetti in movimento o in presenza di forti rumori, adotta la pratica dell'allegria
in ambienti nuovi e sconosciuti tieni il guinzaglio corto ma lento; ricorda che un guinzaglio lungo lo fa sentire da solo, se poi è teso, lo mette in attenzione eccitandolo
evita di guardarlo direttamente negli occhi, questo serve anche ad evitare che si senta al centro dell'antenzione dove: il soggetto inibito pensa di essere sotto esame, mentre il dominante si sente forte in quanto convinto di incutere timore.
quando si isola per restare solo, chiamalo e, quando ti raggiunge, fallo sedere per restare accanto a te senza far nulla; attento perchè tenterà di andarsene non appena ti distrai perciò, osservandolo senza guardarlo direttamente negli occhi, richiamalo non appena si muove; solo quando avrai deciso di liberarlo, darai un comando che gli permetta di allontanarsi. Questa operazione deve essere eseguita fino alla noia.
evita di innescare l'ansia da separazione
lascialo solo adottando metodi adeguati

conclusioni: non vogliamo un soldatino ubbidiente e sempre disponibile ma neppure un discolo senza controllo che non sappia come comportarsi in società. Ricorda comunque che la giusta misura sta sempre nel mezzo perciò, limita la sua irruenza quanto basta per evitare noie, in particolare nel rapporto con coloro che non fanno parte della tua famiglia, ma lasciagli sempre e comunque quel tanto di libertà utile a rederlo felice di dare sfogo al suo carattere esuberante. In fondo è forse preferibile un amico allegro e dinamico, anche se un pò scapestrato, che non compagno secchione da trascinare contro la sua volontà, non credi !?

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