martedì 20 gennaio 2015

Il VERO CARATTERE del bouledogue francese di Valeria Rossi

CARATTERE ED ATTITUDINI: socievole, vivace, giocherellone, sportivo, sveglio. Particolarmente affezionato al padrone e ai bambini.
Be’, sì.  Indubbiamente.
Solo che “particolarmente affezionato” è un eufemismo.
Neppure “morboso” rende sufficientemente l’idea.
Dovete pensare ad un cane che non vi vive “vicino”: vi vive addosso. Non vi lascia un solo secondo di privacy.
Non si sgancia, non vi molla.
Quando vi sposterete, in casa o fuori, avrete l’impressione di avere tre piedi.
Quando mangerete, dormirete, andrete in bagno, sarete costantemente monitorati da due occhioni vigili, adoranti ma anche pronti all’intervento… perché il bouledogue, a differenza di altri cani da compagnia che vi stanno appiccicati perché vogliono sentirsi protetti, vi sta appiccicato per proteggere VOI.
Ha la profonda convinzione che non sareste mai in grado di cavarvela da soli e che dunque vi serva assistenza continua (sì, anche in bagno).
 E’ un bodyguard in miniatura, tutto muscoli e dedizione, coraggioso fino all’inverosimile: anzi, diciamo pure “temerario”, perché a volte fa cose che fanno dubitare del fatto che i cani abbiano un minimo di cognizione del pericolo e di senso della sopravvivenza.
E’ disposto a sacrificare la sua vita per voi in ogni momento… ma, volendo, anche a sacrificarla per raggiungere un gatto passando attraverso una porta. O tirando giù di peso l’albero su cui si è rifugiato.
Perché – come un po’ tutti i bulli, piccoli e grandi – è profondamente e pienamente convinto di poter abbattere qualsiasi ostacolo (e a volte ha anche ragione, perché ci riesce davvero: ma esistono dei limiti. Che lui NON conosce nè considera).
 Ovviamente, se poi riesce a raggiungere il gatto ci gioca: perché lui è un vero buono, un cuore tenero in una struttura d’acciaio. Non è un bamboccione scemone: è anche un buon cane da guardia e perfino un difensore, se si rende conto che i suoi umani sono in pericolo. Però, tendenzialmente, lui è amico di tutti e pronto a innamorarsi di chiunque (pur restando convinto che su questa terra ci sia un solo ed unico Dio: l’umano che ha scelto).
Il fatto che tutto questo coraggio e tutto questo amore siano condensati in un cane che (gli piaccia o meno) non arriva a 15 chili crea negli umani un “effetto-tenerezza” capace di far capitolare anche il cinofobo più accanito, che così si porta a casa un cane che ti guarda col fumetto che dice: “ti proteggo io, faccio tutto io, tu non ti preoccupare che ci penso io”. Dopodiché scopre che invece bisognerà proteggere lui (soprattutto da se stesso), stare attenti a lui (specialmente ad una sua peculiarietà che vedremo alla voce TRONCO) e preoccuparsi pure un pochino, perché come tutti i “musi schisci”, il boule è ad alto rischio di colpo di calore.
 In pratica è come avere due cani diversi, a seconda delle stagioni: d’inverno è una forza della natura, inarrestabile, atletico, un vero “bulldozer” giocherellone e soprattutto un irresistibile pagliaccio.
D’estate è un cane da tenere il più possibile tranquillo, rigorosamente al fresco, senza sognarsi proprio di lasciarlo in macchina neanche per cinque minuti, neanche con i finestrini socchiusi.
 Il problema è che lui non lo sa: lui si sente “forza della natura” sempre e comunque.
Ma il rimedio è semplice: basta che NOI diventiamo tranquilli e sedentari durante i mesi più caldi (e non è che si faccia ‘sta gran fatica, diciamolo…) e lui si adeguerà, perché intanto fa tutto quello che facciamo noi. L’unica differenza starà nel fatto che d’inverno lui sarà la nostra ombra, mentre d’estate noi dovremo essere la sua. In senso molto letterale.
Che altro aggiungere, sul  carattere?
Che è un buono, l’abbiamo detto. Con umani, altri cani, altri animali.
 Lui giocherebbe con chiunque, dal bambino (che solitamente adora a prescindere: anche se non ne ha mai visto uno, anche se non è mai stato socializzato sui bambini) alla tartaruga o alla lucertola: il fatto che poi la lucertola (ammesso che la acchiappi) la divida in due, è un incidente di percorso assolutamente non voluto.
Piccolo o no, lui ha un morso davvero potente: e ce ne accorgeremo quando sgonfierà (in tre nanosecondi circa) il primo pallone che gli avremo regalato.
 ioè: i tre nanosecondi li impiega dal momento in cui riesce effettivamente ad affondarvi i denti… perché prima può anche passare mezz’ora a dare musate col pallone che si limita a rotolare un po’ più in là, visto che la sua apertura boccale è decisamente ridotta a causa del muso corto e piccoletto. Ma siccome questo è uno dei cani più caparbi del mondo, prima o poi i denti li affonderà. E tre nanosecondi dopo, il pallone farà psssssssssssssssssss: dopodiché, finalmente, lui riuscirà ad afferrarlo quando e come vuole e comincerà a giocarci alla grande (occhio soltanto a fermarlo prima che si faccia venire un infarto, perché da solo lui NON si ferma. Sarebbe capace di giocare per dodici ore di fila, o almeno fino al momento in cui crollerebbe distrutto).
 Questa caparbietà, per puro caso, influisce anche sulla docilità?
Oh, yeah! Potete scommetterci!
Questo, sia chiaro, non significa che sia un cane ineducabile/inaddestrabile: se lo prendete per il verso giusto, se non provate MAI, per nessun motivo al mondo, ad imporvi con la forza, ma se chiedete “per favore”… allora potrete anche ottenere un cane obbediente.
O quasi.
Vabbe’…più “quasi” che “obbediente”.
Siccome è un genio, lui giudica tutto quello che gli chiedete: e se la cosa non gli sembra degna di essere presa in considerazione, semplicemente non la fa.
Però sarà quasi sempre un cane bene educato, anche quando voi sbracate e diventate iper-permissivi: perché lui ha un certo aplomb naturale, una capacità innata di “umanizzarsi” e di sapersi comportare a modino in quasi tutte le situazioni.
Sì, lo so…ho di nuovo detto “quasi”:  perché ogni tanto, non lo si può negare, la birichinata gli scappa.
Più spesso che no.
Insomma, abbastanza spesso.
 Ma la vera fregatura è un’altra: è che non riesci a sgridarlo.
E’ proprio impossibile. Non ce la fai.
Tu parti tutto incazzato, vai lì per dirgliene quattro e lui ti fa una faccia col fumetto che dice: “Ma sei davvero arrabbiato? Ma dai? Ma perché? Non l’ho mica fatto apposta…non vedi quanto ti amo? Ti pare che farei MAI una cosa apposta per farti un dispiacere?”
Per dire tutto questo, gli basta UNO sguardo. E tu sei fregato.
Io conosco decine, ma che dico, centinaia di persone assolutamente convinte che il loro cane gli “faccia i dispetti”: che abbia un animo maligno che lo spinge a bieche vendette qualora venga trascurato, o offeso in qualche modo.
Invece TUTTI gli umani di boule, quando il cane gli combina le peggio cose, sono convintissimi che non l’abbia fatto apposta.
Un cane ruffiano come questo, statene pur certi,  non esiste al mondo. Però bisogna anche riconoscere che è veramente un genio, capace di farsi perdonare qualsiasi efferatezza (anche i dispetti: perché è proprio contrario a qualsiasi studio di etologia-psicologia canina, eh! Ma sotto sotto io sono quasi certa che questi qua, i dispetti, li sappiano fare davvero…).
VALERIA ROSSI

1 commento:

Anonimo ha detto...

Hello, please sent more pictures. Thanks.